Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I vespri siciliani

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3 occorrenze

Monforte, Arrigo, poi tutti.

Detti, Monforte con tutti i Cavalieri Francesi e le Dame che escono dal palazzo a diritta.

Procida, Elena, Manfredo, Danieli, Siciliani e fidanzati. Al tumulto succede il silenzio e l’avvilimento. Danieli e tutti i Siciliani collocati in

Doveri dell'uomo

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Mazzini, Giuseppe 4 occorrenze

elettivi . Senza sottrarre alla ricchezza attuale delle varie classi, senza attribuire a una sola il ricavato dei tributi che, chiesti a tutti i

parlarvi dei vostri diritti? Perché, in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, vi opprimono, dove l'esercizio di tutti i diritti

, se l'Umanità è un corpo solo, noi tutti, siccome membra di quel corpo, dobbiamo lavorare al suo sviluppo e a farne più armonica, più attiva e più

facoltà intellettuali. In voi stessi, privi i più d'istruzione e soggiogati tutti dalla fatalità d'un lavoro fisico male ordinato, dormono mute senza

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

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Zanazzo, Giggi 43 occorrenze

Tutti li riccojitori e li vennitori e le vennitrice de fravole, er 13 de giugno (festa de Sant’Antonio) faceveno una festa ch’era chiamata er trionfo

Quasi tutti i poveri ebrei di Roma, molti anni fa, vivevano racconciando panni vecchi; e quindi andavano gridando per la città — Chi accóncia pânnii?!

tutti inverminiti.

L’urtimo ggiorno de Carnovale, ammalappena sonava l’Avemmaria (anticamente sparava puro er cannone), tutti quelli che sse trovaveno p’er Corso, sii a

adesso a cchi nun pija Pasqua nu’ je se fa gnente; ma ar tempo der papa, invece, tutti quelli che nun aveveno pijato Pasqua, er 27 d’agosto, se vedeveno

Che vviè’ a li dua de novembre, a ttempo mio, s’annaveno a vvede le rippresentazzione sagre che ffaceveno guasi tutti li cimiteri de le Confraternite

i giocatori si prendono tutti per la mano, e girano attorno attorno alle sedie. Il capo-giuoco, nel girare, dice: — Ci-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì

. Ar tempo der papa, tutti li padroni che cciaveveno carozze e ccavalli, muli e ssomari, li portaveno a ffa’ bbenedì’ tutti impimpinati attaccati a

’antra tenuta de la Campagna romana. Quer giorno tutti li pittori de Roma s’ammascheràveno, e ppoi se n’annàveno llaggiù a ppassà’ la ggiornata alegramente

San Venanzio. Dunque tutti li lavoranti come mmuratori, imbiancatoci, stagnari, pontaroli, eccetra, l’averebbeno da portalla.

Prima der settanta, e ppuro quarch’anno doppo, la mmatina de la festa de San Martino, che vviè’ a li undici de novembre, guasi tutti li cornuti

Pe’ ssapè’ chi vv’ha ffatto la fattura, ossia pe’ cconosce chi vv’ha stregato, se metteno tutti l’abbiti de la persona stregata in d’un callaro pieno

Un certo numero di ragazzi si mettono tutti allineati, a un dato punto. Poi al segnale del capo-giuoco si pongono a correre; e colui che giunge per

L’urtimi ggiorni de quaresima, se faceva l’ottavario der catechisimo o le ccusì ddette Missione. Er doppopranzo insinenta a ll’Avemmaria, tutti li

sta dietro a tutti, il quale rimasto diritto, salta uno per uno i compagni, incurvandosi poi anche lui dopo l’ultimo saltato, mentre il primo alla sua

festa de quele Madonne che stanno pe’ le strade o ssu li cantoni de le medeme; oppuramente de fa’ l’artarini improvisati in tutti l’Urioni de Roma. S

’na bbottega, e speciarmente drento a un’osteria, pe’ ffaje disvià’ tutti l’avventori. Dunque state attenti, speciarmente in de ll’osterie de

Co’ ’na mucchia de pezzi de sigheri, che nnojantri chiamamo: cîche, mózze, mózzóni e bberzajèri, tutti ammucchiati in diversi foji de carta straccia

Dopo fatta la conta, tutti i giuocatori, la maggior parte donne, siedono disponendosi in fila o in circolo. Il capo-giuoco prende allora una ciavatta

tutti, e corre a nascondersi cogli altri. I birri si mettono in cerca di loro per catturarli. Nel vedersi scoperti, i ladri si dànno a precipitosa

Anticamente, da noi, ppiù dde tanti forni nun cé poteveno stà’; ccusì ppuro tutti li fornari nun poteveno fa’ le pagnottelle; li semmolini e li

giocatore che immediatamente lo segue e di cui il piede levato sarà sostenuto dal terzo compagno, e così via via: in modo che tutti i componenti il giuoco

, a ddiventà’ Madonna, a èsse odorata da tutti li cristiani, e a ffa’ ttanti miracoli! Cose der monno.

!". "Venite tutti dal Moretto Che guarisce il mal di petto Cor un soldo che voi stendete D’ogni mal salvi sarete, ecc.".

calor febbrile, allora tutti, quanti ce ne semo a Roma, se metteressimo a’ lletto co’ la frebbe. Un segno, qui da noi, che ne l’istate l’aria nun è

La domenica a mmatina a ppiazza Montanara, e ppiù in là, a ppiazza Farnese e a Ccampo-de-Fiori, s’aridunaveno tutti li villani per èsse prési a

braccia e dice: "Mi padre fa er carzolaro; Tutti li ggiorni ne fa un paro. E quanno è ’r vennardì, Pija uno str... e ffa ccusì!" e in così dire

In questo giuoco le bambine che vi prendon parte riproducono tutti gli usi che accompagnano la nascita di un bambino. Una delle fanciulle si mette un

S’infileno tre aghi: uno cor filo rosso, uno cor filo nero, e un antro cor filo bbianco. Poi da una persona qualunque ve li fate appuntà’ tutti e

sano. Er cavallo, qua e llà, già incomincia a scropì’ in oro; e ddice che quanno cavallo e ppupazzo saranno diventati tutti d’oro, allora vienirà er

nummeri bbassi e ppe’ ddiecine. Tant’è vvero, che quanno er sabbito usciva una astrazzione tutta sotto a la trentina, pe’ Roma dicemio tutti che in

gengive ar tempo de la dentizzióne. A la medema catenèlla ce s’attacca pure un agnns-deo, che sserve a tteneje lontani tutti li malanni.

pezzo de carta quadrata. E in der medemo tempo fateve puro imparà’ tutti li scongiuri che ddovete fa’ quanno pe’ ttredici sere in fila avete da bbuttà

poi tutti i giocatori si sono così voltati, il giuoco è terminato.

, un bastone, ecc. E tutti disposti in fila fanno le manovre. In questi ultimi tempi era molto in voga fare li soldati in Africa, con i relativi

staveno sotto ar braccio de li mariti; quanno s’imbriacàveno, nun voleveno pagà’ er conto a ll’osti, e intimoriveno tutti cor fa’ li garganti e li

’ restacce in piede manco una colonna. (Tutti s’erimio cresi accusì, insinenta a Pio IX e a Leone XIII che li 25 anni de San Pietro l’hanno passati e

soldi frullati nel cadere in terra mostrano tutti e due le armi (ossia la figura del sovrano) allora chi li ha lanciati vince tutte le monete scommesse

Molti fanciulli e fanciulline si prendono tutti per le mani e fanno un circolo girando in tondo e cantando: "Ggira ggira tondo Cavallo imperatóndo

velenose che ffanno tutti quelli fiori rossi odorosi odorosi, che sse senteno odorà’ un mijo llontano, potrebbe esse che se facesse l’urtimo sonno

Ultimo attore superstite delle feste popolari della vecchia Roma. Il Belli in una nota de’ suoi sonetti, così ne scrive "Alcuni uomini tutti del

Le capate se chiamaveno queli mucchi de vaccine de campagna, che, infinenta che qui nun c’era l’ammazzatóra, tutti li ggioveddì e li vennardì

stanno tutti in silenzio ed in aspettazione. Allora la mamma domanda a uno di loro, con queste precise parole: Anèllo, anèllo; chi ccià l’anèllo? Se

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