(le Dame ed i Cavalieri entrano dal fondo. Arrigo, Procida ed Elena restano ancor soli per un istante sul davanti della scena; ma si ode sempre dai
(il Carnefice s’impadronisce di Elena; appena ella tocca la soglia della sala di giustizia, Arrigo getta un grido)
(dall’alto della gradinata, e da ogni parte accorrono i Siciliani, uomini e donne, con torce, spade e pugnali)
, Monforte s’avvicina ad Arrigo, che si trova solo sul davanti della scena)
(Tebaldo e Roberto con parecchi soldati francesi hanno recato una tavola dinnanzi la porta della caserma, vi siedono intorno e bevono. Siciliani e
Cortile d’una fortezza. A sinistra una stanza che conduce all’alloggio dei prigionieri. A dritta, cancello che comunica con l’interno della fortezza
(il popolo che è nel cortile della cittadella e dietro i Soldati s’inginocchia e prega. – Procida ed Elena preceduti dai due Penitenti si dirigono
Il teatro rappresenta la gran Piazza di Palermo. In fondo alcune strade ed i principali edifizi della città. – A destra dello spettatore il palazzo
E potete educare colla parola. Parlate loro di Patria, di ciò ch'essa fu, di ciò che deve essere. Quando, la sera, dimenticate, fra il sorriso della
L'avvenire, della Patria è vostro, voi non lo fonderete se non liberandovi da due piaghe che oggi purtroppo, spero per breve tempo, contaminano le
esaminando un giorno attentamente quei sistemi, ricorderete le idee fondamentali ch'io sono andato finora indicandovi e i caratteri inseparabili della
Legislatore della razza umana. La sua legge è l'unica alla quale voi dobbiate ubbidire. Le leggi umane non sono valide e buone se non in quanto vi si uniformano
È in quelle parole la profezia dell'idea del Progresso e della rivelazione continua del Vero per mezzo dell'Umanità: v'è la giustificazione della
L'abolizione della proprietà individuale nondimeno è il rimedio proposto da parecchi tra i sistemi di socialisti dei quali vi parlo, e segnatamente
l'unico vostro Dovere . Vi ho detto che per conoscere quale sia la legge della vostra vita, Dio v'ha dato due mezzi: la vostra coscienza e la coscienza
della giornata, e da questo assiduo, monotono, penoso lavoro, ritraggono appena il necessario alla vita fisica. Insegnare ad essi il dovere di
paese fino a toccare alcuno tra gli infiniti punti della frontiera? Non troverete voi sopra ogni punto della frontiera terrestre e marittima, uomini
autorità che non rappresenti lo scopo collettivo della Nazione, e che presuma impiantarsi e mantenersi sovr'altra base che su quella del libero
nell'affratellamento dei Popoli che devono ridurla a fatto - se ovunque geme un vostro simile, ovunque la dignità della natura umana è violata dalla menzogna o
allo sviluppo della Legge di Dio. Siete cittadini, avete una Patria, per potere facilmente, in una sfera limitata, con concorso di gente già stretta a
, o meglio, disordinato il sistema economico, gli danno per unica base la teoria della libera concorrenza illimitata; mentre gli altri, non guardando
quell'Angiolo, le gioie della Famiglia. Chi non ha potuto, per fatalità di circostanze, vivere, sotto l'ali dell'Angiolo, la vita serena della famiglia
d'un'ora seguiti da delusioni tremende. Quei che vi parlano in nome del benessere, della felicità materiale, vi tradiranno. Cercano essi pure il loro
Io voglio parlarvi dei vostri doveri. Voglio parlarvi, come il core mi detta, delle cose più sante, che noi conosciamo, di Dio, dell'umanità, della
, di sostituire all'esercizio della carità verso gl'individui, un lavoro d'associazione tendente a migliorar l'insieme, di ordinare a siffatto scopo la
che avete lette voi tutti, divenne il migliore apostolo della causa nella quale siamo fratelli. Eccovi, in lui e negli uomini dei quali ho parlato
L'origine dei vostri Doveri sta in Dio. La definizione dei vostri DOVERI sta nella sua Legge. La scoperta progressiva e l'applicazione della sua
d'intendere noi stessi. Una minoranza degli uomini che popolano la piccola nostra Europa è sola capace di sviluppare verso lo scopo della conoscenza le sue
"Riusciti inefficaci i soccorsi della medicina, e principiandosi a curare un infermo con le divozioni, mandavansi di notte delle donne scalze
Va in giro nelle ore della notte fino ai primi albori. Egli con voce sommessa, dice: — Acquavitaa, acquavitaroo!
sua Confraternita. Vestiti — scrive il Belli — di una goffa livrea, o dicasi pure divisa, coi colori della compagnia alla quale appartenevano, i
Lo si vedeva in giro, e ci va tutt’ora, sebbene raramente, in primavera, e nelle prime ore della notte: — Ova toste, ova, ohé!
Fanno a gara fra ragazzi o ragazze, a chi salta più scalini della scala di casa, di un palazzo, di una chiesa o di altro.
Anche questo è un ultimo attore superstite delle feste popolari della vecchia Roma, grida vendendo semi di zucca secchi: — Bruscolini: chi vvô er
il possessore della ciavatta. Mentre la ciavatta vien trafugata, i giocatori ripetono: "Ggira gira la ciavatta, E la ciavatta ggira E llàssela ggirà
povere anime che pregheno Ddio per nnoi! La Compagnia della Morte aveva, come è noto, per istituto di andare a raccogliere i poveri morti abbandonati
"Quando il mandataro della Compagnia Israelitica della Morte, per le strade del Ghetto, con in mano un bussolotto di ferro per raccogliervi le
Giuoco che consiste nel ripigliare col dorso della mano o le nocciuole o le noci o le monete che si son tirate in aria con la stessa mano. Colui che
Il capo della brigata de’ giuocatori fa da mamma e siede. Si fa la conta, ed il sorteggiato va a nascondere la faccia tra le gambe della mamma. I
sòrdo la vera e mmiracolosa immaggina de la Madonna der Càrmine! ecc., ecc. Sulla scalinata della Chiesa dell’Aracoeli, in tempo di Natale: — Un sòrdo
Bazzàrro: Bazar. Astracàne: Astracan, città della Russia. Setaccio: Spagnolo: Sedazo. Giannetta: Dal Turco: Ginetta. Schina: Tedesco: Skina. Ghèghene
rubato all’estremità della piazza, in un momento arrivava all’estremità opposta.
Vendeva nelle prime ore della mattina, e vende tuttora, carne di carogna per i gatti. Egli non ha bisogno di gridare. Ad un suo sibilo (che in Roma
(della figura del sovrano). Se il compagno l’indovina vince il soldo. Vi sono alcuni ragazzi abilissimi, i quali, osservando attentamente la testa del
buttare le dita indovina il numero di quelle della conta, prende il posto di questa; altrimenti ogni volta che sbaglia, si busca una mazzaroccata sulla
Nelle ore pomeridiane della domenica, un’ora prima di cominciare nelle chiese la spiegazione del catechismo, solevano i parrochi mandare in giro per
rimpetto all’altra, si comincia il giuoco così: Un giocatore della squadra A abbandona la tana e s’incammina verso la squadra nemica; da questa parte un
, tenendo l’altro sospeso, e caccia fuori il sassetto, senza però toccare col piede le righe della Campana, nè far uscir fuori il sassetto dai due
Il Belli così lo descrive: "I fanciulli della nostra plebe profferiscono le parole di una loro formula le cui sillabe si vanno alternamente
! Allora quel tale che è stato scoperto si deve subito fermare e gridare: Mé mantiengo, e prendere poi il posto della conta, per ricominciare il giuoco