Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: compagno

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USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

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Zanazzo, Giggi 27 occorrenze

Uno dei giuocatori chiude nel pugno una certa quantità di brecciolini, di vaghe di caffè, di riso o altro; mostra la mano al compagno e gli chiede

possessore chiede al compagno: — Lo vôi? — Magara! — Allora vedemo a cchi ttocca. E avvicinando il confetto alla sua bocca, dice: "Bocca mia, poi alla bocca

Uno fa da cavallo con la bocca passata da un laccio che fa da freno e da redini. L’altro compagno fa da cocchiere, tiene quindi le redini e frusta il

delle dita, e poi immediatamente col polso. Allorchè vince, prende il posto del compagno, e il giuoco seguita a piacere.

A chi va la conta, prende il mazzaròcco o la mazzaròcca (vedila al gioco Morè- morè); poi invita il compagno a tirare a pari e caffo; se questo nel

(della figura del sovrano). Se il compagno l’indovina vince il soldo. Vi sono alcuni ragazzi abilissimi, i quali, osservando attentamente la testa del

, e vi adagiano sopra il terzo compagno. E mentre lo portano così attorno, come va il papa in sedia gestatoria, cantano: "Sedia papale, È mmorto er

giocatore che immediatamente lo segue e di cui il piede levato sarà sostenuto dal terzo compagno, e così via via: in modo che tutti i componenti il giuoco

li vegga, da una mano all’altra, presenta al compagno i due pugni chiusi chiedendogli — A la mano de Papà; indove stanno, o qui o qua? Se quello

due soldi dalla tasca del compagno A e andarli a deporre in quella del compagno C. Ciò stabilito, il capo-giuoco invita la conta a presentarsi. E mentre

Passatempo fra due bambini. Il primo dice al compagno — Sei stato alla vigna? Questo risponde: — Sì. E l’altro: — Hai visto la scimmia? E il secondo

rimbalzo, va a cadere in terra. Il secondo batte a sua volta; e se il soldo suo va a cadere a una spanna da quello del compagno, vince e se lo prende. Se

E come il Sartalaquaja, e a’ miei tempi non era affatto conosciuto. Ogni giocatore nel saltare il compagno curvato, deve ripetere il verso della

compagno che è sotto deve situarsi circa un altro passo distante dal punto in cui si trova. Se l’ultimo giocatore che deve saltare dimentica di dire la

nascondiglio. Allorchè si sono nascosti, gridano al compagno che li deve trovare: Ti vedoo! Questo si mette in cerca, ed appena ne scorge uno, grida: É rotto

compagno a spostarlo dal ferro, ed occupare il suo posto, o ad acchiapparlo. Chi tocca il ferro dice che sta ar sagro, perchè non può esser preso, come

uno di essi è rimpiattato, il secondo capo grida: Fôco fôco!, e quando esso se ne allontana, grida invece: Acqua acqua! Il primo compagno scoperto, va

, mandandolo più lontano che può. Il compagno, a sua volta, si reca per rilevarlo; e, fermatosi al posto dove il trilló è caduto, prendendo di mira il

sei, o tre, o dieci; il numero delle dita alzate) Nun penavi tanto: Mazza-bbubbù, Quante corna stanno quassù?". E lo stesso compagno, o un altro

. Poi si ricomincia da capo, e l’ultimo che sta per passare, torna ad esser fermato, interrogato e condannato come il precedente compagno. E così di

posarse, disse... Che disse?…" e lanciare alla sua volta il fazzoletto sopra ad un altro compagno, ed aspettare anch’esso che risponda con un proverbio

proferire quei bei due versi, onde presto passare il consumato cerino al compagno, il quale non lo riceve che all’ultima parola. Colui poi che

tiene gli avversari all’erta e in Roma specialmente li appassiona all’eccesso. Esso consiste nel gettare subitamente davanti al compagno di giuoco la

prima nei due spazii 10 e 12, e poi in quelli 9 e 11. Giunto al Riposo o Paradiso ha vinto; e, se così è stato pattuito, il compagno perditore deve

compagno de loro, ppiù minchione dell’antri, dicènnoje: Tiè’ fforte l’órmo che ccasca, o quarche cosa d’accusì; e ttratanto loro se saranno scolato er vino a

picchio al posto di quello del compagno. Chi non sa prenderlo sulla mano, lo deve trascinare mentre gira con la sua sparacina sino a toccare, o meglio

nun cé vô vieni’? — Pijàtelo pe’ ’n’orecchia, e pportatelo qui. A questo comando il fanciullo si dirige verso il compagno che suppone lo abbia

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