Tre o quattro ragazzi posano ciascuno le proprie mani alternativamente e ordinatamente l’una sull’altra sopra la gamba d’uno di loro, o sopra il
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due lati, detto nizza o trilló (già lippa) sull’estremità del quale dà un colpo per farlo saltare in aria; e, saltato, tornarlo a colpire a volo
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palma della mano, e farlo ricadere con forza sull’altro picchio posto in terra. Ad ogni colpo il giocatore esclama: Ammàzzete che cammera! o anche
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