un volto smunto, solcato, cadaverico, su cui stanno le impronte delle notti passate nello stravizzo e nel giuoco, su cui si adombra il segreto del
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primo aprirsi ai raggi del sole. Quante notti di pianto, ruggito colla faccia prona sui guanciali del povero lettuccio, prima che la tremenda
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liscia liscia, con una bell'aurora ed una splendida levata di sole come tutte le altre notti; che gli abitanti di casa Tozzi si ritrovarono la mattina