prende in appresso col suo sviluppo. Se non s' interpreta dunque a questo modo la mente d' Aristotele, non ci rimarrebbe altro che un viluppo di
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del potenziale, ma che tutti tendevano, secondo il naturale sviluppo, ad uscire al maggiore loro atto possibile. Disse dunque che l' atto era il bene, e
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e continua questo scritto come uno sviluppo e un' applicazione. Ma acciocchè quelli a cui mancassero tali notizie possano seguirci, io verrò qua e
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