(Lina si abbandona sulla sedia presso la tavola, gli altri seguono Lohrstein nella stanza a destra)
portico per due gradini si scende nella corte del castello.
Gilda e Rigoletto nella via, il Duca e Maddalena nel piano terreno.
Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.
Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed
lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; il muro poi n’è sì pieno di fessure, che dal di fuori si può
Gilda e Rigoletto nella via, il Duca e Maddalena nel piano terreno.
Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.
Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed
lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; il muro poi n’è sì pieno di fessure, che dal di fuori si può
Gilda e Viscardello nella via, il Duca e Maddalena nel piano terreno.
Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Borsa e Goring a tempo sulla via.
Detti, ed il Duca in costume di scudiere, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da mura. Nella corte un grosso ed
lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; poco discosto dalla porta una piccola inferriata e sott’essa varie