9.° Allorché siamo ammalati, gli amici, i parenti, i servi ci aggravano colla loro soverchia sollecitudine. Le loro mal celate sorprese, le loro
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ammalati; giacchè sollevano, stendono, sbattono le coperte e le lenzuola con tale forza e irriflessione, che, cacciandovi improvviso e freddo vento sul
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, non ne otterreste la sospensione di dieci minuti, quand'anche aveste a casa degli ammalati. Essi dormono sempre profondamente quando alle loro case
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convito colla testa fracassata o colla perdita di qualche membro; e i chirurghi de'dintorni erano occupati tutta la notte a curare gli ammalati e i feriti
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