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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Gli infortuni sul lavoro nel settore della navigazione e della pesca marittima
Gli infortuni sul lavoro denunciati, avvenuti nel quinquennio 2010-2014, registrano un "trend" decrescente, in misura più accentuata rispetto alla tendenziale diminuzione degli esposti al rischio di infortunio. Soltanto nel 2012 si rileva un aumento degli eventi a causa del naufragio della nave da crociera Costa Concordia. Gli infortuni denunciati riguardano per quasi il 98% eventi avvenuti in occasione di lavoro; gli infortuni "in itinere" sono poco numerosi. Dopo una breve introduzione sugli infortuni denunciati, l'analisi prosegue sui soli infortuni in occasione di lavoro che abbiano determinato un'assenza dal servizio superiore ai tre giorni o un'inabilità permanente o il decesso del lavoratore. Gli infortuni, in circa la metà dei casi, si sono verificati nella categoria di naviglio Passeggeri, nella quale si concentra anche la maggiore occupazione, categoria seguita, per numerosità di infortuni, dal Trasporto merci e dalla Pesca. Con riferimento al triennio di accadimento 2010-2012, gli infortuni hanno provocato un'inabilità temporanea nel 66,5% dei casi, un'inabilità permanente (gradi da 1 a 100) nel 33% e il decesso del lavoratore nel rimanente 0,5% degli infortuni. Si sottolinea che il 70% degli infortuni mortali si è verificato nel comparto della pesca. Gli infortunati in oltre il 96% dei casi sono di sesso maschile e per oltre il 90% risultano nati in Italia. Gli infortuni si sono verificati prevalentemente in mare aperto, mediamente per il complesso delle categorie in circa 65% dei casi. Dall'esame per singola categoria di naviglio emerge che la percentuale di infortuni avvenuti in mare aperto più elevata, quasi l'80%, appartiene alla categoria della Pesca. Il periodo di maggiore concentrazione degli eventi è quello estivo nel quale si intensificano le attività legate al trasporto dei passeggeri. L'esame degli infortuni prosegue esaminando la loro distribuzione secondo tre classificazioni ESAW ("European Statistics on Accidents at Work"), utili a comprendere la modalità di accadimento degli eventi: attività fisica specifica, deviazione e contatto. Con riferimento alla variabile più esplicativa, la deviazione (situazione di anormalità, il fatto non previsto che ha portato all'infortunio), la quota più numerosa di infortuni si è verificata per caduta del lavoratore. La distribuzione degli eventi per natura della lesione e parte del corpo lesa in seguito all'infortunio conferma risultati ottenuti con analisi effettuate negli anni passati: a livello complessivo le lesioni più frequenti sono del tipo "contusioni, escoriazioni ed abrasioni" e la parte del corpo più frequentemente colpita è costituita dagli arti inferiori. Ancora una volta il settore della pesca si differenzia dalle altre categorie di naviglio, facendo registrare tra le lesioni e le parti del corpo lese più frequenti, rispettivamente, "fratture, infrazioni e schiacciamenti" e "mani e dita".