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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Parti comuni nel condominio tra declino della logica proprietaria e qualità dell'abitare
L'elencazione delle parti comuni, fornita dalla nuova formulazione dell'art. 1117 c.c., induce larga parte della dottrina a distinguere tra beni necessariamente (o oggettivamente) comuni e beni suscettibili di diverse destinazioni. Tuttavia una valutazione specifica di alcune ipotesi concrete e un'interpretazione sistematica delle norme condominiali, soprattutto in ragione delle leggi urbanistiche e ambientali, conducono a soluzioni più elastiche. Così perde centralità il concetto di bene per divenire strumento di una differente concezione di qualità dell'abitare.