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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Digiuno e astinenza in diritto canonico."Residui" di una pratica religiosa dei secoli passati?
Digiuno ed astinenza da sempre scandiscono il ritmo delle settimane nel cristianesimo. Il saggio descrive sinteticamente levoluzione storica della normativa canonica sul digiuno penitenziale o eucaristico e sulla astinenza dalla carne: dalle prescrizioni delle collezioni pseudo-apostoliche dei primi secoli agli assai abbondanti ed esigenti precetti medievali, allopera di uniformazione ed omogeneizzazione normativa compiuta dalle autorità ecclesiastiche. Mutamenti incisivi della disciplina lentamente elaborata sono stati introdotti soprattutto nel corso del Novecento, in particolare in seguito ad istanze rinnovatici emerse nel Concilio Vaticano II e recepite dal Papa Paolo VI: modificazioni che hanno sensibilmente attenuato lanteriore rigore. Si analizzano poi nel dettaglio i canoni dedicati alla materia nel vigente Codex Iuris Canonici per la Chiesa latina, in comparazione con quelli contenuti nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali. Di notevole interesse, inoltre, la rassegna critica delle disposizioni assunte nel mondo dalle varie Conferenze Episcopali alle quali il Codice stesso attribuisce la facoltà di precisare il diritto universale: disposizioni prevalentemente rivolte nella direzione di unulteriore mitigazione di questultimo. Oggetto di attenzione precipua sono le norme adottate dalla Conferenza Episcopale Italiana che segnatamente ha concesso ai fedeli la possibilità, nei venerdì non di quaresima, di sostituire allastinenza dal cibo altre rinunce adattate ai tempi odierni. Ci si interroga dunque sulla intervenuta desuetudine di digiuno ed astinenza nella comunità ecclesiale alla luce, per converso, del pregnante e immutato valore, sotto molteplici profili, di queste due forme tradizionali di penitenza nel cristianesimo e specialmente nel cattolicesimo.