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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Fatti sociali, verità morali e difficoltà contromaggioritarie. A proposito di alcune tesi di Roberto Bin sulla discrezionalità giudiziale
Lo scopo di questo saggio è discutere alcune tesi illustrate nel libro di Roberto Bin, "A discrezione del giudice. Ordine e disordine: una prospettiva quantistica". In particolare si cercherà di mostrare come la critica che Bin muove contro quella che definisce l'"ontologia materialistica" si risolva nella critica alla giuspositivistica "sources thesis", ossia "tesi delle fonti". Inoltre si spiegherà perché, contrariamente a ciò che è sostenuto da Bin, l'Ercole dworkiniano non è simile al Demone di Laplace e perché l'interpretazione giuridica (e costituzionale, in particolare) debba presupporre un atteggiamento di cognitivismo etico, coerentemente col dworkiniano "moral reading of the constitution" (e con la "right answer thesis"). Infine, sviluppando spunti fecondi del libro di Bin, si abbozzerà una risposta alla "difficoltà contromaggioritaria" che affligge il sindacato giudiziale di costituzionalità delle leggi.