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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Dalle scienze cognitive, alcune indicazioni per i regolatori
Le scienze cognitive hanno travolto il paradigma economico tradizionale basato sulla razionalità delle scelte e, con il supporto della neuroscienze e della psicologia, hanno evidenziato che gli individui utilizzano "scorciatoie decisionali" (euristiche) che sono all'origine di errori di valutazione ricorrenti. L'articolo mette in evidenza la centralità di queste risultanze per un'efficace regolazione. Le informazioni sulle euristiche e gli errori possono, infatti, essere utilizzate al fine di delineare regolazioni che fungono da "nudge", vale a dire che tendono ad influenzare i comportamenti dei destinatari delle regole agendo sulla loro sfera emotiva. Le "nudge strategies" sono strumenti di regolazione innovativi e potenzialmente efficaci in campi in cui la regolazione tradizionale non dà buoni esiti (come la modifica di stili di vita o abitudini di consumo). Tuttavia, le "nudge strategies" presentano numerosi punti deboli, analizzati nell'articolo e non sfuggono ad una critica generale: sono poco trasparenti e non informano adeguatamente i destinatari, cosicché, se inefficaci, rischiano di lasciare l'interesse generale alla base dell'intervento di regolazione privo di adeguata tutela. Gran parte delle "nudge strategies" si giustificano dunque sulla base di una premessa: l'inevitabilità dell'errore cognitivo. Diversamente, l'informazione e l'educazione andrebbero preferite.