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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Mancato perfezionamento del contratto e diritto alla detrazione tra vizi genetici e sopravvenuti
La sentenza della Corte di cassazione n. 24920 del 2013 contiene diversi spunti interessanti sulle correlazioni tra operazioni inesistenti o errate "ab origine" e operazioni che, a causa del verificarsi di un evento dopo l'emissione della fattura (ad esempio, risoluzione del contratto), vengono meno in tutto o in parte, con particolare riferimento agli effetti sulla determinazione della base imponibile IVA e sul conseguente diritto alla detrazione in capo al cessionario/committente. In particolare la Corte di cassazione, alla luce della disciplina nazionale vigente, che riconosce la non obbligatorietà della variazione diminutiva, correttamente afferma che l'omessa variazione in diminuzione dell'importo del prezzo fatturato o la mancata neutralizzazione della fattura obbliga, comunque, il soggetto passivo al pagamento dell'imposta liquidata, consentendo corrispondentemente al cessionario/committente di portare in detrazione o di chiedere il rimborso dell'IVA.