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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
La rilevanza relativa delle clausole contrattuali abusive
La "qualificazione contrattuale delle operazioni", effettuata attraverso "clausole" mirate ad ottenere un determinato "effetto fiscale", non può essere "strumentalizzata dal contribuente" al fine di ottenere un "indebito vantaggio fiscale" come il "raggiro dell'indetraibilità" dell'IVA sui "costi di pubblicità". Queste le conclusioni a cui è pervenuta la Corte di giustizia europea, nella sentenza "causa C-653/11" del 2013, in cui la Corte statuisce il principio in base al quale le regole delle parti sono opponibili all'Amministrazione finanziaria se siano lo specchio di una situazione reale e concreta; viceversa, laddove esse siano un semplice veicolo per giungere ad un risultato ben diverso da quello che formalmente appare, l'autorità fiscale può ben disconoscerne la valenza, ripristinando il rapporto reale sottostante alla forma.