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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Dalla Cassazione nuovi principi in tema di ritardi dei magistrati
La sentenza della Corte di cassazione n. 18696 del 2011, oltre a ribadire la non necessità dell'abitualità dei ritardi ai fini della configurabilità dell'illecito disciplinare a carico dei magistrati, afferma una presunzione di ingiustificatezza, superabile solo con la dimostrazione di fatti eccezionali o straordinari, per i ritardi superiori ad un anno, ritenuti di per sé lesivi del diritto delle parti al giusto processo sotto il profilo della sua ragionevole durata. La predetta quantificazione annuale appare, tuttavia, il frutto di un'opzione interpretativa agganciata a riferimenti giurisprudenziali di provenienza europea non esportabili, oltre che poco sensibile alle condizioni attuali di larga parte dei nostri uffici giudiziari. Conseguenza non auspicabile di tale principio è un iniquo irrigidimento del sistema sanzionatorio a carico di tanti magistrati, chiamati ad affrontare un ingente numero di affari in uffici caratterizzati da gravi carenze strutturali.