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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Di nuovo affossata una proposta di legge sull'omofobia
Configurare come circostanza aggravante i motivi di discriminazione sessuale, ovvero i motivi di omofobia o transfobia, integra una violazione dei principi costituzionali di eguaglianza-ragionevolezza e di legalità dei reati (artt. 3 e 25 Cost.): in questo senso si è espressa, a maggioranza, la Camera dei Deputati il 26 luglio 2011. A nulla è servito che la proposta di legge, attraverso una diversa formulazione della norma, avesse cercato di superare le analoghe obiezioni mosse in passato ad altro progetto in tema di omofobia. L'esame dei lavori parlamentari, peraltro, suscita almeno il dubbio che la partita si giochi, in realtà, su un terreno diverso da quello dei principi costituzionali. Né, sul piano giuridico, persuade la tesi secondo la quale la nuova aggravante avrebbe interessato situazioni già oggi riconducibili alla circostanza dei "motivi abietti o futili" di cui all'art. 61, n. 1. c.p.