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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Un approccio di Law and Economics alla teoria della discriminazione nei rapporti di lavoro
Il saggio analizza, nella prima parte, le molteplici definizioni - che si sovrappongono parzialmente - di discriminazione, ivi comprese le diverse nozioni di discriminazione collettiva e individuale, nonché la distinzione tra segregazione e discriminazione nei trattamenti retributivi. L'articolo illustra poi i principali modelli economici di discriminazione, in particolare il modello di "preferenza per la discriminazione" di Becker e quelli statistici, ma anche il modello selettivo e quello di acquisizione di status. Il dibattito è incentrato sull'analisi delle condizioni in cui i mercati tenderanno a eliminare la discriminazione, sottolineando che ciò si realizza in un numero di casi molto più limitato di quanto sia comunemente ritenuto. Il saggio si interroga circa la funzione economica assolta dalle leggi antidiscriminatorie, aderendo alle tesi secondo cui l'intervento della legge velocizza il passaggio a una situazione di equilibrio in assenza di discriminazione e abbatte i condizionamenti sociali che permettono la persistenza di una discriminazione, che pur si riveli inefficiente. Infine, l'articolo esamina gli studi su dati empirici delle leggi antidiscriminatorie nel rapporto di lavoro, ivi comprese le analisi degli andamenti del contenzioso giudiziario e gli effetti prodotti dalla legge sul mercato del lavoro.